Quando si cerca di determinare il carattere della spiritualità domenicana si rimane colpiti dalla molteplicità degli elementi che essa contiene e da una certa semplicità superiore, che difficilmente si adatta alle formule di una definizione. I diversi principi che la costituiscono non sembrano facilmente conciliabili. Per tale motivo non è subito facile cogliere il loro modo di fondersi”.


La vita spirituale nell’Ordine di S. Domenico data dai primi giorni della sua esistenza (1216). Nessuno più del Patriarca dei Predicatori era convinto che la vita interiore è “l’anima di ogni apostolato”. San Domenico fu il primo ad istruire i suoi figli nelle vie di Dio. Egli attinse la sua dottrina alle migliori fonti: il Vangelo, le lettere di S. Paolo, l’Ufficio divino. Diede loro come quadro di vita religiosa la regola di S. Agostino, tutta penetrata dello spirito evangelico, ove la sovrana importanza della carità divina, punto capitale di tutto l’organismo soprannaturale, è solennemente affermata fin dal principio e mantenuta sino alla fine. In questo quadro egli pose con una prudenza singolare le sue Costituzioni, le osservanze monastiche, destinate a liberare l’anima dei suoi figli dal giogo della carne e della propria volontà (P. Mariano Cordovani)