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festa di san tommaso d'aquino
Messaggio del Priore provinciale
Messaggio di
fr. Francesco La Vecchia OP
Priore provinciale
dei
Frati Predicatori
della
Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia
in occasione della
Festa di San Tommaso d’Aquino
Patrono della Provincia
_________________________
Prot. n. 030/2016/P
Fratelli carissimi,
una buona festa di San Tommaso a tutti voi!
Il ricordo che la nostra amata Provincia vive celebrando la festa del suo patrono ci spinge a prendere sempre più coscienza del senso di responsabilità che la nostra vocazione richiede. Siamo chiamati a essere oggetto dell’amore e della misericordia di Dio e, al contempo, chiamati ad essere donatori generosi di quest’amore che non possiamo tenere per noi. Verrebbe spontaneo pensare subito alla gioia in quanto tale in occasione della festa liturgica dell’Aquinate. Ma la vera gioia, quella che solo Gesù ci dona, è meta da raggiungere e obiettivo da conquistare. Un cammino che passa attraverso la conoscenza, la frequentazione, lo stare con Lui. Il Dottore angelico ci insegna ancora oggi che la conoscenza deve necessariamente precedere l’amore, laddove l’amore non può essere scambiato né per puro sentimentalismo né per un’esperienza costruita su aride regole della convivenza. L’amore, quello che Gesù propone quale spinta e motore che chiede compassione persino per il nemico, è il fare esperienza della vita di Dio. Questa vita ce la rivela solo il Verbo incarnato. Solo Gesù traduce nella visibilità della carne, dei fatti, della comprensione, dello stare accanto ad ogni uomo, la vita del Padre, poiché Dio è amore. Tutto questo non può limitarsi ad un sentire distratto e veloce. Tutto questo deve essere conosciuto, reso concreto, tradotto nella nostra quotidianità di uomini chiamati ad annunciare il Vangelo della misericordia.
Una misericordia che dobbiamo fare nostra per comprenderla, per imparare a gestirla, a donarla e a condividerla. Tommaso d’Aquino è riconosciuto universalmente quale maestro tra i teologi della storia del pensiero cristiano. Ma la sua non è teologia prodotta a tavolino; non sono elucubrazioni solo per pochi eletti. Sappiamo come e a chi dedica la sua opera più grande: ad novizios! La sua opera voleva essere un aiuto ai principianti che si affacciano alle cose di Dio, che vogliono capire la sua opera di salvezza, il suo messaggio aperto a tutti gli uomini di buona volontà. In una sola parola: l’amore di Dio, come ama e come vive.
Tommaso è soprattutto un mistico dai piedi per terra. Tommaso cerca dentro di sè quel Dio che lo ha chiamato nell’Ordine dei Predicatori ad essere maestro prima di vita spirituale, poi illuminato testimone del Verbo. Scrive per capire e far capire. Scrive per aiutare tutti a cercare la comunione degli intenti e dei cuori. L’Angelico, nell’esporre la Sacra dottrina - termine con cui indica la teologia che parte dalla Rivelazione - non vuole costruire solo un sistema di pensiero. Il contributo dell’Aquinate è ancora valido per la sua dimensione umano-relazionale. Ci aiuta a capire l’amore di cui vive la Trinità; ci aiuta a capire l’amore che dovrebbe fondare e motivare quello che diciamo, quello che scriviamo, quello che predichiamo, quello che crediamo di testimoniare.
Se l’amore deve essere preceduto dalla conoscenza, quest’ultima deve essere preceduta dall’umiltà che vive di ascolto. Contrarietà, discrepanze, divergenze, opinioni diverse, sono tutti rivoli di esperienze che possono convergere e incontrarsi senza fare guerre e senza condannare nessuno. Un ascolto che aiuti a crescere, e non a distruggere. Un ascolto, pregato e contemplato, che ci permetta di vedere le cose con gli occhi del cielo per guardare il vero obiettivo e contribuire, ciascuno con la sua diversità, a riconoscere la Parola da servire, e non le visioni personali innalzate a criterio normante.
Tommaso sia per tutti noi modello di comunione e di incontro. I testi e le parole che compongono la sua letteratura eucaristica sono il frutto del suo cuore, cosciente della necessaria conversione personale per essere un cuor solo e un’anima sola nel testimoniare e annunciare il Vangelo. Le nostre sole forze non sono sufficienti; il nostro cuore solitario non potrebbe comprendere la portata del suo amore. Praestet fides supplementum, sensuum defectui.
Maria, sedes sapientiae, Domenico, lumen Ecclesiae e Tommaso, doctor angelicus, ci conducano, insieme, alla conoscenza del Dio amore.
Dalla Domus provincialis
Convento Maria SS. dell’Arco,
S. Anastasia (NA), 28 gennaio 2016
Festa di San Tommaso d’Aquino

Ordine dei Predicatori
Provincia San Tommaso d'Aquino in Italia
Curia Provinciale - Convento Madonna dell’Arco - 80048 Sant’Anastasia (NA)
Tel +39 081.89.99.111 - Fax +39 081.89.99.314 - Mail: info@domenicani.net
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