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messaggio del priore provinciale
per la quaresima 2019
Frati dell’Ordine dei Predicatori
Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia
Il Priore provinciale
Messaggio di
fr. Francesco La Vecchia OP
Priore provinciale
dei Frati Predicatori della
Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia
per la
Quaresima 2019
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fr. Francesco La Vecchia OP
Priore provinciale
dei Frati Predicatori della
Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia
per la
Quaresima 2019
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Confratelli amati,
“ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2 Cor 6,2). Ecco ancora un’altra occasione per comprendere l’amore del Padre. Ecco ancora un tempo nuovo per lasciarci riconciliare con Dio (cfr. 2 Cor 5,20). Ecco una rinnovata possibilità per ritrovare noi stessi, spesso smarriti nel deserto caotico delle tante pressioni e sollecitazioni che il nostro tempo ci pone davanti. Un deserto, quello pensato dall’uomo, pieno di sfide che invitano spesso tutti noi a confidare solo su noi stessi, mettendo da parte un Dio dalle proposte reputate oramai obsolete e fuori moda. Questo deserto, così pensato, alla fine si rivela sterile e vuoto tanto da lasciarci soli con noi stessi, senza Dio e senza fratelli.
Il deserto nel quale il Signore ci conduce non è luogo di solitudine ma di tenerezza e compassione (cfr. Gl 2,18). Non è un luogo solitario ma un cammino abitato dall’umanità dei nostri fratelli. Umanità da riscoprire per poterla vivere, da viverla per poterla servire. Un’umanità che ci incoraggia a vivere ogni giorno la vera penitenza che ci aiuta a prendere coscienza dei nostri peccati. Una penitenza che ha il volto della continua conversione che ci permette di guardarci dentro e riconoscere in ognuno di noi l’immagine del Padre della misericordia. Quella misericordia alla cui immagine e somiglianza siamo stati creati e siamo amati. Ecco quindi il momento favorevole: favorevole perché il nostro cuore si ponga continuamente sulla lunghezza d’onda dell’amore secondo il cuore di Dio e non secondo i gusti e le fantasie umane. Una conversione che non rinnega la nostra storia e il nostro passato di peccatori, ma che si fa memoria necessaria perché ognuno di noi coltivi la virtù dell’umiltà e conservi sempre vivo il ricordo della misericordia ricevuta! Un cambiamento che non azzera il già fatto, ma che entusiasma il nostro presente affinché i nostri cuori pensino all’unisono quanto il Padre ci ha donato e rivelato attraverso il Figlio.
Lasciamoci riconciliare! Lasciamoci abbracciare dallo sguardo di Dio per imparare a nostra volta a riabbracciare i nostri fratelli. Un abbraccio che ci chiede di elemosinare da loro amore e compassione, solidarietà e perdono. Sicuramente riceveremo sempre più di quanto noi sapremo donare. Per questo occorre pregare e pregare molto, perché nell’intimità di questo incontro ricco di compassione possiamo comprendere il senso di ogni nostra azione che avrà sempre come duplice obiettivo quello di annunciare le meraviglie del Signore e amare i nostri fratelli attraverso il servizio della Verità che si traduce nella Carità. Per incamminarci di nuovo lungo questo cammino occorrerà digiunare da noi stessi e dalle nostre apparenti certezze. Digiunare dal nostro rimuginare sulle offese subite, da quell’orgoglio che puntualmente ci lascerebbe ancora una volta soli. Digiunare da tutto ciò che ci impedisce di andare verso l’altro.
Proviamoci, cari fratelli! Proviamo, insieme, a lasciarci riconciliare dall’amore del Padre. Forse, alla fine, scopriremo che in quel deserto non eravamo soli. Era un deserto abitato da tanto amore, perché attraversato dalle speranze e dalla attese di tutti noi. Lasciamoci guidare da quell’amore che è Cristo, ieri e oggi, principio e fine, alfa e omega, a cui appartengono il tempo e i secoli, la gloria e il potere per sempre. Amen!
Buon cammino quaresimale!
Dalla Domus provincialis
Convento Maria SS. dell’Arco,
S. Anastasia (NA), 6 marzo 2019
Mercoledì delle Ceneri
Prot. n. 037/2019/P
“ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2 Cor 6,2). Ecco ancora un’altra occasione per comprendere l’amore del Padre. Ecco ancora un tempo nuovo per lasciarci riconciliare con Dio (cfr. 2 Cor 5,20). Ecco una rinnovata possibilità per ritrovare noi stessi, spesso smarriti nel deserto caotico delle tante pressioni e sollecitazioni che il nostro tempo ci pone davanti. Un deserto, quello pensato dall’uomo, pieno di sfide che invitano spesso tutti noi a confidare solo su noi stessi, mettendo da parte un Dio dalle proposte reputate oramai obsolete e fuori moda. Questo deserto, così pensato, alla fine si rivela sterile e vuoto tanto da lasciarci soli con noi stessi, senza Dio e senza fratelli.
Il deserto nel quale il Signore ci conduce non è luogo di solitudine ma di tenerezza e compassione (cfr. Gl 2,18). Non è un luogo solitario ma un cammino abitato dall’umanità dei nostri fratelli. Umanità da riscoprire per poterla vivere, da viverla per poterla servire. Un’umanità che ci incoraggia a vivere ogni giorno la vera penitenza che ci aiuta a prendere coscienza dei nostri peccati. Una penitenza che ha il volto della continua conversione che ci permette di guardarci dentro e riconoscere in ognuno di noi l’immagine del Padre della misericordia. Quella misericordia alla cui immagine e somiglianza siamo stati creati e siamo amati. Ecco quindi il momento favorevole: favorevole perché il nostro cuore si ponga continuamente sulla lunghezza d’onda dell’amore secondo il cuore di Dio e non secondo i gusti e le fantasie umane. Una conversione che non rinnega la nostra storia e il nostro passato di peccatori, ma che si fa memoria necessaria perché ognuno di noi coltivi la virtù dell’umiltà e conservi sempre vivo il ricordo della misericordia ricevuta! Un cambiamento che non azzera il già fatto, ma che entusiasma il nostro presente affinché i nostri cuori pensino all’unisono quanto il Padre ci ha donato e rivelato attraverso il Figlio.
Lasciamoci riconciliare! Lasciamoci abbracciare dallo sguardo di Dio per imparare a nostra volta a riabbracciare i nostri fratelli. Un abbraccio che ci chiede di elemosinare da loro amore e compassione, solidarietà e perdono. Sicuramente riceveremo sempre più di quanto noi sapremo donare. Per questo occorre pregare e pregare molto, perché nell’intimità di questo incontro ricco di compassione possiamo comprendere il senso di ogni nostra azione che avrà sempre come duplice obiettivo quello di annunciare le meraviglie del Signore e amare i nostri fratelli attraverso il servizio della Verità che si traduce nella Carità. Per incamminarci di nuovo lungo questo cammino occorrerà digiunare da noi stessi e dalle nostre apparenti certezze. Digiunare dal nostro rimuginare sulle offese subite, da quell’orgoglio che puntualmente ci lascerebbe ancora una volta soli. Digiunare da tutto ciò che ci impedisce di andare verso l’altro.
Proviamoci, cari fratelli! Proviamo, insieme, a lasciarci riconciliare dall’amore del Padre. Forse, alla fine, scopriremo che in quel deserto non eravamo soli. Era un deserto abitato da tanto amore, perché attraversato dalle speranze e dalla attese di tutti noi. Lasciamoci guidare da quell’amore che è Cristo, ieri e oggi, principio e fine, alfa e omega, a cui appartengono il tempo e i secoli, la gloria e il potere per sempre. Amen!
Buon cammino quaresimale!
Dalla Domus provincialis
Convento Maria SS. dell’Arco,
S. Anastasia (NA), 6 marzo 2019
Mercoledì delle Ceneri
Prot. n. 037/2019/P
Ordine dei Predicatori
Provincia San Tommaso d'Aquino in Italia
Curia Provinciale - Convento Madonna dell’Arco - 80048 Sant’Anastasia (NA)
Tel +39 081.89.99.111 - Fax +39 081.89.99.314 - Mail: info@domenicani.net
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